La firma è stata posta prima o dopo del testo stampato? Siamo sicuri che la data scritta sia veramente quella indicata? Cosa è possibile fare per datare un documento?
Spesso i clienti sono interessati a datare un documento o a capire più in generale cosa è stato scritto o stampato prima e cosa dopo.
Per far questo, il perito grafologo, analizza il documento sia dal punto di vista fisico attraverso l’ausilio di specifica strumentazione, sia si concentra sul tratto grafico … in generale sono varie le cartucce a disposizione per risolvere un caso!
Una prima indagine che è possibile compiere è verificare la presenza di tratti sovrapposti o incrociati: se per esempio la firma da analizzare incrocia un timbro o un’altra scritta a mano o a computer è possibile stabilire la sequenza temporale dei tratti e capire quindi cosa è stato apposto prima e cosa dopo. Tramite la tecnica dell’Olografia conoscopica è infatti possibile studiare in dettaglio i solchi o le deformazioni avvenute nella carta. E se anche apparentemente le sovrapposizioni non sono visibili ad occhio nudo, può essere che residui infinitesimali di toner o inchiostro della stampante siano andati a incrociare proprio la firma da esaminare e quindi il gioco è fatto! Come è facile intuire ciò si rivela molto utile per scovare i casi di “Firme in bianco”.
Una seconda indagine che può venirci in aiuto è verificare la presenza o meno di anacronismi nel documento riferiti a inchiostro e carta. Ad esempio alcuni diari falsamente attribuiti ad Hitler sono stati scritti con inchiostri al cui interno avevano componenti che ancora non esistevano all’epoca. Se un testamento del 1800 è stato redatto su un foglio che riporta in controluce il marchio di fabbricazione o un timbro di epoca posteriore, di fine ‘900 per esempio, siamo già sicuri che la data riportata sul testamento è falsa. In alcune false lettere di George Washington venivano usate delle forme di saluto che all’epoca non erano in uso: in questo caso è stata la presenza di specifici contenuti a manifestarne subito la falsità.
Una terza indagine che è possibile effettuare è cercar di datare l’inchiostro estraendone una piccola quantità dal documento: per un approfondimento consiglio di leggere l’articolo “Datazione dell’inchiostro per la verifica di firme e testamenti” o il video Youtube a tal riguardo (clicca i rispettivi link).
Il quarto elemento da analizzare è lo stile di scrittura. La scrittura, infatti, si modifica nel tempo, con l’età o all’insorgenza di patologie…se il perito grafologo dispone di adeguato materiale comparativo, può effettuare un’analisi longitudinale e stabilire se una data scrittura è stata apposta in un momento precedente o successivo ad un’altra dello stesso individuo oppure prima, dopo o durante una malattia che può averne modificato la calligrafia.
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