Temi che una tua firma sia stata falsificata da un tuo parente stretto? Può essere che una data scrittura sia stata redatta dal fratello o dalla sorella del sospettato anziché dal sospettato stesso?
Ecco 3 pratici consigli da attuare in caso di firma falsa tra parenti.
Se temi di esser di fronte a una firma falsa puoi rivolgerti alla dott.ssa Dalla Costa di Grafologia360, grafologo, perito grafologo che come lavoro si occupa di verificare se sia vera o falsa una determinata firma, testamento ed attribuirne la paternità.
Tra i casi più difficili da risolvere per un perito grafologo vi è quello in cui le persone coinvolte sono consanguinei e sono quindi legati da vincoli di parentela molto stretti.
Spesso le analogie di scrittura tra fratelli e sorelle, tra genitori e figli sono molto frequenti e per chi non è del mestiere è difficile coglierne la differenza o anche solo ipotizzarla. Come si verificano similarità di abitudini e comportamenti è altamente probabile che si generino anche delle similarità grafiche, tanto più nei casi di gemelli. Sono frequenti anche i casi in cui gli stessi coniugi, col tempo, finiscono per avere scritture similari.
L’imitazione di firme e scritture ad opera di consanguinei risulta particolarmente insidiosa e al fine di esser sicuri di aver fatto il possibile per giungere alla verità è importante non sottovalutare certi elementi ed agire nel migliore dei modi.
Il primo consiglio da metter in pratica è di comunicare tempestivamente al Perito grafologo questa particolarità. Se ad esempio una determinata firma può esser stata apposta anche da un parente dello scrivente oltre che dallo scrivente stesso, come può esser il caso di due fratelli soci d’affari, o di sottoscrizioni che possono esser state compiute dai figli anziché del genitore anziano, è bene che il grafologo lo sappia fin da subito affinché possa agire al meglio. Ad esempio, quando il Giudice esigerà che sia fatto un saggio grafico, il grafologo potrà richiedere che questo sia compiuto non solo dal sospettato ma anche dall’eventuale parente del sospettato.
Il secondo consiglio da attuare è di recuperare tanto più materiale grafico di appartenenza dei vari familiari che possono essere coinvolti: firme, appunti, diari, cartoline, tutto ciò che può esser identificato in modo sicuro. Questo materiale comparativo permetterà al grafologo di cogliere la variabilità grafica dei vari sospettati ed eventuali similitudini e differenze.
Il terzo consiglio da tenere in considerazione è di affidarsi ad un Perito grafologo che sappia veramente come meglio consigliarti: non sempre “il gioco vale la candela” e a maggior ragione nel caso di scritture tra consanguinei è possibile che non si giunga mai ad una verità certa, a scapito invece di un dispendio di energie e denaro elevato.
Se hai bisogno di un perito grafologo, rispettoso delle linee guida delle scienze forensi che garantisca il più possibile l’affidabilità del risultato, puoi contattare la dott.ssa Chiara Dalla Costa di Grafologia 360 che è anche il grafologo forense di riferimento dell’Accademia di Scienze Forensi (ACISF) del generale Luciano Garofano.
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